Lo Specchio

3. Dove Sei?


- Dove cazzo sei stato fino adesso?!
Da quanto se ne stava dietro la porta d'ingresso come un cane da guardia che aspetta l'irruzione del ladro?
Sapevo già a cosa andavo incontro. Sette chiamate non risposte e tredici messaggi in ordine crescente di rabbia me lo avevano anticipato.
Rabbia, non preoccupazione. Quella è svanita da tempo tra di noi.
Quindi mi sono preparato: meglio attaccare direttamente che cercare scuse.
- Sono stato fuori con amici. A te cosa interessa? Tanto è da un pezzo che non te ne frega nulla!
Ma lei non è spiazzata. Anzi, forse è la reazione che attendeva.
- Ah, adesso sarei io la menefreghista! Vai al lavoro e poi sparisci tutta la notte! Senza una chiamata. Senza un messaggio. Senza un cazzo di niente! Adesso io pretendo di sapere dove sei stato!

Appoggio le chiavi, prendo tempo, guardo in basso. Sono il ritratto della colpevolezza e lo so. Il linguaggio del corpo mi tradisce in maniera lampante. Una parte di me vuole che sia così. Le parole da tempo rimbalzano tra di noi senza raggiungere l'obiettivo.
Troppe cose non dette, troppe mezze verità.
Nessuno dei due vuole prendersi la responsabilità che richiederebbe la sincerità. Più volte ho elaborato nella mia testa dialoghi immaginari per affrontare la nostra situazione senza mai avere il coraggio di portarli per intero alla bocca. Troppe volte abbiamo sorvolato, sviato e cercato di evitare un confronto su di noi, forse con la recondita speranza che tutto sarebbe potuto tornare come un tempo. È ormai diventata una malsana abitudine quella di sorreggerci l'uno con l'altra, anche se non abbiamo più nemmeno le forze per mantenere noi stessi.
Aggrappati ad una bugia continuiamo a ferirci con i piccoli, inutili screzi quotidiani. Con prese di posizione effimere. Con questioni di principio ridicole.

- Sono stato fuori, te l'ho detto. Ho fatto il dritto con amici. - mento senza convinzione, cerco il colpo di fortuna per chiudere la questione e continuare con questa relazione ormai troppo incrinata, deformata e stiracchiata.
"Come il burro spalmato su troppo pane."
Le sue braccia, prima tese e in posizione di guardia, le cadono sui fianchi come prive di vita.
La sua espressione feroce lascia spazio a una smorfia di disgusto.
- Che merda che sei! - dice piano - Che vigliacco schifoso! Non hai neppure il coraggio delle tue azioni. Davvero credi che non sappia che sei stato con qualche puttana? Mi credi davvero così stupida? Ti si legge in faccia che sei stato con qualche troia!
Non mi dà neppure il tempo di prendere fiato. Sembra un pugile che vede l'avversario in crisi e vuole affondare.
- Me lo devi dire in faccia, capito? - adesso urla di nuovo - Me lo devi dire in faccia che ti scopi un'altra! Avanti! Codardo schifoso! Dimmelo in faccia!
Sono alle corde. Non riesco neppure a pensare. Ho bluffato con in mano una doppia coppia, ma senza avere la classe del mentitore. Ma forse va bene così. In un lampo realizzo che non per forza ci deve essere un lieto fine, purché almeno questa volta ci sia un finale. E finalmente trovo le parole sincere che cercavo.
- Sì, sono stato con un'altra. Hai ragione. - finalmente prendo coraggio, la mia voce si alza di tono - E vuoi sapere una cosa? Sono stato benissimo come non stavo da tanto tempo. E a dirla tutta, qui i codardi siamo in due perchè anche tu non hai mai trovato il coraggio di dirmi che è finita.
Sorride. Non capisco. Ma ci pensa lei a chiarire:
- Finalmente hai tirato fuori le palle! Credevo non le avessi più.
Si gira, prende la borsa appoggiata sul divano, afferra le chiavi della macchina.
- La cosa che non hai mai capito e credo non capirai mai è che io ho cercato di seguirti fino all'ultimo. Ma tu in questi anni sei cambiato in una maniera che non comprendi neppure.
Mi passa di fianco senza guardare e apre la porta d'ingresso.
- C'è un limite fino a dove le persone possono spingersi per amore. Io l'ho superato da un pezzo... torno a prendere le mie cose con calma.
Non chiude neppure la porta. Io resto lì a guardarla andare via. Una piccola parte di me spera ancora che si giri un'ultima volta.

Ma non succede.


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