Lo Specchio

6. Il Migliore


Bisogna spaccare il vetro ed uscire fuori per non essere solo spettatori.
Qualcuno scrisse che ci sono dei momenti esatti nella vita, momenti in cui due persone s'incontrano, per caso, una volta e solo per un attimo. A volte è così breve che la maggior parte di loro non se ne rende nemmeno conto e se non succede qualcosa in quel momento non accadrà mai più.
E se succede e non dovrebbe?
Boh!
Non c'è un "se" e un "non".
Succede.
Ed è successo senza un perché, in un attimo.
La mia vita è sbiadita senza che me ne rendessi conto, come se tutto quello fatto, in realtà, non fosse altro che una fotografia di me, di quello che credevo di essere, lasciata dentro un ricordo perduto negli anni.
Quella è stata la notte migliore o forse solo la porta verso cui avanzare un passo per uscire da quella pozza di fango che mi ha bloccato così a lungo. Ecco, quella sera forse è successo proprio questo: non mi son chiesto da dove vengo, ma dove stavo andando.
Possibile non me ne fossi reso conto prima?
Eppure ci sono passato, ho vissuto in quei posti.
È così violenta certa vita lì che basta un attimo perché ti ferisca per il resto dei tuoi giorni.
Ma ero accecato dalla presunzione, dall'egoismo del "poter tutto". Mi credevo chissà chi, o cosa, e sono partito senza voltarmi indietro, convinto che bastasse portare il corpo altrove per dimostrare a me stesso di poter essere ancora grande, o meglio, un grande.
Guardavo tutto come un bambino al Luna Park senza la mamma.
Tutto talmente pieno di luci, dolci, giochi e colori che la ragione che inizialmente mi ha spinto a partire si è trasformata in incoscienza.
Notti bruciate tra feste, stanze maleodoranti e case sconosciute con compagnie poco raccomandabili, ma si respirava la magia dei sogni che sembrano non finire mai.
E questo è tanto pericoloso quanto eccitante.
Mi sono sempre lasciato però uno spazio per scappare se qualcosa fosse andato storto.
L'ho imparato dal mio passato e l’ho insegnato al mio futuro. Un futuro con cui mi confido guardando le stelle, lì da sempre ad ascoltare i sogni, le speranze, i dolori, le delusioni degli abitanti di questo piccolo mondo lontano.
Loro, i desideri che non trovano posto in terra, lasciati volare in cielo perché non vadano persi.


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